La ricerca – L’instancabile ed appassionata ricerca effettuata dal fondatore dei Viulàn, Lele Chiodi, anche in collaborazione con Francesco Guccini nel territorio del Frignano sulle montagne dell’appennino Tosco-Emiliano, ha ormai superato i 30 anni, ma è ben lontana dal terminare.

L’amore per la propria terra i suoi colori, i suoi valori, i suoi dialetti, la sua musica, sono il motore di quest’entusiasmo. Di mese in mese, vengono registrati nuovi brani ormai sulla bocca di pochi anziani, con la sensazione di avere salvato dall’oblio un frammento di noi stessi e delle nostre tradizioni culturali, sulle quali più o meno inconsciamente siamo tutti radicati. La musica – Dentro le voci di Lele, Carlo e Lauro soffia il vento delle loro montagne, gli odori e i colori delle loro foreste e delle loro tradizioni. Ad aggiungere un fascino particolare ed un originale colore musicale, contribuiscono in modo determinante la chitarra e gli arrangiamenti di Giorgio Albiani. Musicista di estrazione classica, ma eclettico e sensibile a tutte le influenze e stili musicali, ha sviluppato un gioco di ritmi, armonie e contrappunti ponendosi a tutti gli effetti come la quarta voce di questo ensemble. Con grande leggerezza, i plettri di Silvio Trotta aggiungono colori antichi e familiari esaltando l’ironia che anima le storie e gli aneddoti raccontati con la mimica dei personaggi che si rappresentano. Il concerto a cui si assiste e’ un evento per un verso immutato nel tempo e per l’altro reso attuale dalla sensibilita’ di uomini di oggi con tutto il bagaglio del loro vissuto artistico e culturale. Oltre al recupero musicale, anche quello del dialetto e’ al centro dell’attivita’ dei Viulan. Con la consapevolezza di chi ha sempre respirato le “parlate” delle varie localita’ dell’Appennino Tosco Emiliano, i Viulan trascrivono e cantandole fanno vivere antiche storie ed i luoghi dove sono nate.

L’attivita’ – I Viulan, unici testimoni della musica dell’Appennino Tosco Emiliano, si esibiscono nei più importanti Festival di musica apprezzati da direttori artistici di eventi di musica etnica, jazz, e classica. Per questa peculiarità hanno avuto l’oppotunità di esibirsi tra gli altri al Festival di Edinburgo, FolkEst, “Suoni delle Dolomiti”, Arena del Sole di Bologna accanto ad interpreti come i Kronos Quartet, Tatiana Gridenko, Mario Brunello, Ralph Towner ed hanno condiviso il palco di artisti del mondo roc come i Jethro Tull. Hanno ricevuto il Disco d’argento della casa discografica EMI per la ricerca etnomusicologica, sono stati insigniti del Premio “Quartetto Cetra”, accanto alla Nuova Compagnia di Canto Popolare.